Banqueting - La Spezia Trasgressiva

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Dopo duecento pasti non si ha voglia di far altro che riposare. Stasera tocca a me e al mio commis chiudere. Una bottiglia di Bolgheri Sassicai 2006 in meno non sarà un problema. i bicchieri placano la stasi.
Lavorare con una donna non è impossibile ma arduo.
Cinzia è bella, fin troppo per una cuoca. Il suo viso, una calamita. Il suo corpo un'esamble di linee morbide. la divisa non riesce a mistificare il fascino. Anche stasera.. Ti guarda con occhi non suoi, da predatrice, e non ti molla più.
Scherzare va bene, ma oltrepassare certi limiti è rischioso.
L'ho ripetuto spesso allo chef, di cambiarle reparto, ma inutilmente. Non mi sento in grado di gestirla come chiunque altro. C'è che il problema sono io, e quel desiderio tra le gambe. Mette in ordine il gerde manger quando la chiamo in pasticceria per aiutarmi.
- Fai la planetaria mentre finisco di qua - le dico - così finiamo prima.
Passa un minuto.
- Sai, quando la guardo tuffare le braccia nell'impasto rimango spesso ipnotizzata - dice. - Mi eccito, perfino.
Faccio finta di non sentire. Mi diventa duro. Lei si avvicina e me lo tasta. Il viso provato dal servizio non maschera la sua bellezza.
- La manipolazione è arte culinaria - sentenzia.
D'impulso vorrei fermarla, ma mi piace come lo gestisce. E' lenta ed esperta. Me lo succhia piano, andando in profondità. Non resisto. La spoglio. La giacca cade seguita dal resto della divisa. Cinzia fa lo stesso con me. Le tolgo la cuffia e rimango rapito dal tuffo delle sue chiome bionde. Sono ipnotici ed eccitanti i suoi movimenti. Mi spinge al muro, apre il frigo e prende la catalana rimasta. Me la spalma e lecca avida dopo ogni passaggio. Mi piace.
Prendo la pasta di mandorle cruda, la scaldo con le mani e la modello sul suo corpo nudo, supino sul marmo gelido. La massaggio quasi a impostare l'anima con la carne e il mio desiderio insieme. Le sue gambe mi guidano dentro di lei, calda e umida. Lo facciamo egoisticamente, come a volerci cibare l'uno dell'altra. La mia pelle sa di cannella e limone, lei è una mandorla. Siamo nutrimento reciproco. Cambiamo posizione, ci intrecciamo e rilasciamo di continuo. Dobbiamo saziarci a vicenda.
Ho voglia di sapori forti. Non me ne frega nulla del gusto reale della sua pelle. Prendo la riduzione all'aceto balsamico e gliela spalmo sulle labbra, poi la bacio. Dalla bocca scende un rivolo di denso liquido scuro. Eì un contrasto che ben si presta al nostro rapporto di stanotte, quel sapore deciso.
Domani sarà la solita routine, mentre ora... solo istinto.

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