GAIA... LA TROIA - parte seconda - Fano (Pesaro) - La Spezia Trasgressiva

GAIA... LA TROIA - parte seconda - Fano (Pesaro) - La Spezia Trasgressiva

GAIA... LA TROIA - parte seconda - Fano (Pesaro)

- Ti va di andare da qualche altra parte?
- Perchè no?
Ormai ero in ballo e dovevo ballare. Siamo usciti, saliti sulla mia (anzi di mio padre) umile Fiat Punto e mi ha dato un indirizzo.
- Cos'è... una discoteca?
- No, è il mio appartamento...
Cazzo cazzo cazzo cazzoooo! Non mi sembrava vero, la supermegafiga Gaia mi invitava a casa sua. Panicooooo! Sarei stato all'altezza o avrei fatto una figura di merda? Altro che altezza, abitava in Corso Matteotti, in pieno centro storico. La fifa mi faceva sentire le gambe molli, invece il mio uccello diventava sempre più duro.
Appena entrati in salotto mi ha messo la lingua in bocca e mi ha levato giaccone, maglione, camicia e canotta della salute.
- Ti voglio nudo...
- Ma qui fa un freddo cane...
- Accendo il condizionatore... ecco, va meglio?
Mentre dall'attrezzo vicino al soffitto usciva un forte soffio di calore, la Gaia era già inspiegabilmente calda, troppo calda. Sentivo puzza di trappola, però il cazzo non la sentiva. Non mi aveva cagato per 5 anni e adesso mi leccava e mi ciucciava come se fossi l'unico maschio del mondo. Mi sono levato jeans e mutande e, nonostante i maroni contratti dal freddo, le ho puntato il cazzo in faccia.
Ho notato che il telefonino era acceso e stava sulla TV, diritto, proprio con l'obbiettivo verso di noi. Per un attimo l'ho spinta all'indietro e lei mi ha guardato sorpresa, come a dire: "Ma che cazzo fai? La supermegaiperfiga ti sta per fare un supermegaiperpompino e tu fai lo schizzinoso?"
Così ho iniziato a spogliarla e a leccarla come aveva fatto lei con me. Ho scoperto le sue tettone e le ho strizzate mordendole i capezzoloni rosa. In realtà non eran poi così grandi perchè ho visto che portava un reggiseno push up. Però succhiarle e palparle è stato bellissimo, era come mangiare due panettoni morbidi e burrosi. Insomma, volenti o nolenti, era comunque una gran figaaaaaa!
Ormai il mio uccello non ne poteva più e, quando l’ho sentita scivolare sulla mia pancia con la lingua, ho sentito un brivido di piacere intenso. Pensavo: "Fermati... fermatiiiii! Se no sarò davvero schizzinoso, nel senso che ti schizzerò un'ondata di sperma in bocca e sulla faccia!"
Per fortuna si è fermata un attimo e io ho cercato di riprendere il controllo dell'uccello pensando a cose terribili, tipo la prima volta che avevo leccato la passera della Molly e mi aveva pisciato (pardon) squirtato in bocca.

CONTINUA

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