• Pubblicata il
  • Autore: WONDERWOMAN
  • Categoria: Racconti lesbo
IO, LA LESBO E IL MARESCIALLO - 1^ puntata - La Spezia Trasgressiva

IO, LA LESBO E IL MARESCIALLO - 1^ puntata - La Spezia Trasgressiva

IO, LA LESBO E IL MARESCIALLO - 1^ puntata

Ho aspettato più di tre anni a scrivere questa storia perchè solo da pochi mesi ha avuto il suo primo esito giudiziario.
Era il giugno del 2014. Sabato notte, in discoteca, avevo litigato col mio ragazzo e, visto che viaggiavamo con la mia macchina, l'ho sfanculato e me ne sono andata. Dopo circa 10 km, la mia vecchia Clio si è fermata. Non riuscivo a farla ripartire, così l'ho spinta fuori dalla strada, l'ho chiusa e ho telefonato allo stronzo, ma ovviamente lui non rispondeva. Tanto per gradire, ho pure finito il credito con la Tim e avevo già utilizzato l'SOS ricarica. Ore 01:44, incazzata come una iena, sono stata costretta a fare l'autostop. E non mi piace farlo, specialmente di notte. Si fermavano cani e porci, specialmente porci, ma io non salivo, aspettavo che al volante ci fosse una donna così mi sarei sentita più sicura.
Finalmente, si è fermata una Punto bianca, alla guida c'era una donna sui 35.
- Ciao, dove devi andare?
- A ***************, ho litigato col mio ragazzo, sono rimasta a piedi con la macchina e ho finito anche il credito sul cellulare...
- Dài, salta su, anch'io vado da quelle parti, ti dò uno strappo io...
Ringraziandola per la gentilezza, sono salita. Pensavo: "Meno male, questa sembra una tipa a posto. E poi è una donna...".
Durante il tragitto, abbiamo chiacchierato del più e del meno. Si chiamava Ivana, parlava perfettamente l'italiano, ma era rumena. Faceva la barista in un locale di ***********, era separata dall'ex marito, e ormai considerava tutti gli uomini una specie inferiore.
Mancavano ancora circa 30 km quando, in un parcheggio a lato della strada, abbiamo visto un caravan di piadinari ancora aperto.
- Mi fermo un attimo, tu vuoi qualcosa?
- No grazie, aspetto in macchina...
Ha comprato una piada al prosciutto, una bottiglietta d'acqua con due bicchieri di plastica, poi è tornata e si è seduta dietro con la portiera aperta. Non vedevo bene cosa faceva. Comunque ha addentato la piadina, ha preso dei fazzolettini di carta dalla sua borsa, ha stappato l'acqua, l'ha versata nei due bicchieri e me ne ha offerto uno.
- Mmmmhh... scusa, ma a quest'ora mi viene una fame...
Ho accettato volentieri, avevo sete e mi sentivo al sicuro.
*************** 1° BLACK OUT*************
Non so come e non so perchè ma, quando ho avuto i primi deboli segnali di risveglio, ero sul sedile posteriore, completamente nuda, a gambe aperte, e Ivana stava giocando con la mia figa e il mio culo. Volevo dirle di fermarsi, ma non riuscivo a parlare.

CONTINUA

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati