IRENE, LA MOGLIE DEL MIO AMICO - terza parte - città Soverato (CZ) - La Spezia Trasgressiva

IRENE, LA MOGLIE DEL MIO AMICO - terza parte - città Soverato (CZ) - La Spezia Trasgressiva

IRENE, LA MOGLIE DEL MIO AMICO - terza parte - città Soverato (CZ)

Rocco l'ha chiamata sul telefonino prima di cena per sapere come andava. Irene ha messo in viva voce e ha fatto segno di stare zitto.
- Ciao tesoro, sono già in albergo, qui piove, lì come va? Cosa stai facendo?
- Ciao amore, no qui è bello, ma mi manchi tanto. Di solito, verso quest'ora tornavi a casa eeee...
- Lo so lo so, sei sempre la solita porcellina.... senti Ale e invitalo a cena, lo sai che siamo daccordo. Ma vacci piano, ok?
- Ma non so, non ne ho tanta voglia e poi mi vergogno...
- Ne abbiamo già parlato, vai tranquilla e senza esagerare. Voglio che esageri solo con me, ok? Adesso devo andare, il geometra m'ha invitato al ristorante. A proposito, sai che m'hanno dato la macchina aziendale? Un SUV Toiota quasi nuovo! Dovresti vedere quant'è bello! Ciaooo....
Povero Rocco, ha richiamato verso le 11 di notte per sapere se era sola o c'ero anch'io. In quel preciso momento la stavo montando a pecora e lei sospirava sotto i colpi della mia minchia. Ho preso il suo cellulare dal comodino e gliel'ho dato.
- Ciao tesoro, qui è una pacchia, il geometra mi ha portato al ZZZZZZZZ uno dei ristoranti più costosi di Parma e ha pagato tutto lui! Tu invece cos'hai fatto, hai poi chiamato Ale?
- Sì, è ve-venuto a farmi un po' di compagnia, nie-niente di speciale, se n'è già andato. Sai, non me la se-sento proprio di scopare con un al-altro...
- Ma cos'hai? Perchè balbetti?
Irene, per rispondere meglio, si è sfilata il cazzo e ha fatto segno di non fare rumore.
- E che ho-ho il singhiozzo, sai quando bevo la birra, e lui ha portato della bi-birra, volte mi viene il singhiozzo, ti rico-ricordi?
- Veramente no, comunque fa niente, se scoperai con Ale ricordati di non esagerare, ok? Ora vado a letto che domattina mi alzo presto. Ti amo buonanotte...
- Ti amo anch'io buo-buonanotte...
A sentire le sue bugie, io mi sentivo di merda, invece la minchia restava dritta e lei se l'è subito reinfilata nella fessa.
- Dai Ale dai, montami per bene, ho ancora voglia...
Dopo tutte le sburrate del pomeriggio, l'ho presa sui fianchi e l'ho montata per 20 minuti sfregandole il grilletto con una mano, stringendogli le zizze con l'altra e leccando il collo con la lingua. Sembravo un polpo sembravo. Irene godeva a ripetizione e strillava come una scrofa quando l'ammazzano e i vicini bussavano sul muro. Però io non riuscivo a venire allora ho levato il cazzo e gliel'ho messo in bocca. Così ho finalmente scaricato i cujuni che lei s'è bevuta tutto. Ero stanco.
- Irene hai visto?
- Visto checcosa?
- Che t'è passato il singhiozzo!
- Iinto culo a tìa!

CONTINUA

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