LA DISFUNZIONE DEL RETTILE - primo atto - città Agrigento - La Spezia Trasgressiva

LA DISFUNZIONE DEL RETTILE - primo atto - città Agrigento - La Spezia Trasgressiva

LA DISFUNZIONE DEL RETTILE - primo atto - città Agrigento

Il corpo di un giovane maschio adulto è facile preda dell'attrazione e dell'eccitazione verso il sesso femminile. Io non ero certo un'eccezione, ma facevo regolarmente cilecca con tutte le fanciulle che mi si offrivano. Ho eseguito tutti gli esami e le terapie possibili ed immaginabili, sia a livello fisico che mentale, ma la diagnosi era sempre la stessa: organi genitali perfettamente funzionanti, probabile disfunzione erettile di origine psicosomatica. Psicosomaticaaa? Mi assassinavo minàndomi il cazzo diritto come un paletto e, quando stavo con una ragazza non riuscivo neanche a farmi fare una succaminchia!
Per evitare che la notizia si spargesse tra gli amici ed i colleghi di lavoro, ho cominciato di nascosto a coltivare delle fantasie morbose. Guardavo ogni donna come se fosse nuda, immaginavo il suo viso ed il suo corpo, belli o brutti che fossero, come se stessero facendo sesso con me. Voi direte: "E' normale, chi più e chi meno lo facciamo tutti, maschi e femmine". Ok, tuttavia la patologia nasce proprio quando si oltrepassano determinati limiti. Era un disturbo del comportamento ossessivo-compulsivo che liberava le mie pulsioni sessuali in modo distorto e confuso. Spesso, mi scoprivo ad osservare una vecchia (ho detto vecchia e non matura, tipo 75-80 anni!) ed a fantasticare su di noi. La minchia mi diventava spudoratamente rigida e si vedeva chiaramente il rigonfiamento sotto i pantaloni. Altro che disfunzione erettile!
Per fortuna, rimanevano salde ed indelebili tre regole fondamentali:
1 - non potevo fantasticare su femmine NON maggiorenni
2 - non potevo in alcun modo manifestare la mia attrazione e tantomeno la mia eccitazione
3 - non potevo in alcun modo passare all'azione, a meno che non fosse lei, il soggetto del desiderio, a farsi avanti per prima.

Dopotutto era meglio così, tanto sarebbe stata sicuramente l'ennesima e demoralizzante cilecca! Però tutto questo mi faceva sentire molto infelice ed inadeguato. Mentre ero ancora schiavo di questo vizio scellerato, per una-due volte mi è capitato di seguire a distanza una donna particolarmente sexy bella come una dea misteriosa. In entrambe le occasioni, l'ho persa di vista quando è entrata in un grande condominio di via Picone.
Ho deciso di seguirla ancora, da lontano e senza mai importunarla. Come uomo dal fiore in bocca" di Luigi Pirandello che, sapendo di dover morire a breve, dalle vetrine spiava di nascosto le commesse dei negozi del centro di Agrigento, quasi per carpirne la vitalità e la giovanile bellezza.

CONTINUA

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12/07/2017 09:26

Mirko

Sento gia aria di gran cazzata patetica inventata!

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