LA TRANS E IL MURATORE - parte 1 - città Bergamo  - La Spezia Trasgressiva

LA TRANS E IL MURATORE - parte 1 - città Bergamo - La Spezia Trasgressiva

LA trans E IL MURATORE - parte 1 - città Bergamo

Sono un muratore eterosessuale di 49 anni, separato e con due figli grandi. Per 24 anni non ho mai tradito alla mia moglie, ma dopo alla separazione, ho deciso di provare tutte le fantasie che avevo soffocato in quel periodo. I transessuali in particolare, mi avevano sempre attirato moltissimo.
Spesso sognavo di loro. Il sogno più ricorrente era quello dove avevo rapporti con una trans che solo dopo avevo capito che aveva il pene. Cominciava che io la corteggiavo, entravamo in un locale, ordinavamo una bottiglia di prosecco, ballavamo e ci baciavamo con passione. Uscivamo portandoci la bottiglia a metà, e in macchina lei mi faceva un pompino e diceva di amarmi. Poi dopo abbiamo fumato due sigarette e finito il prosecco. Mentre provavo a penetrarla, scoprivo l'ambaradan ma non me ne fregava niente e glielo infilavo nel didietro. Godevamo come porci e alla fine io facevo un pompino a lei.
Come dicevo, ho deciso di provare sul serio.

Quindi, con lo smartfhone, ho cominciato a scrivere su una chat di Internet a Gilda. All'inizio, solo piccole lettere per spiegarci le nostre vite e le nostre fantasie. Lei era nuova del giro come me. Aveva cominciato a prendere gli ormoni da un anno per ottenere il seno e il suo scopo era quello di diventare al 100% donna entro pochi anni.
Abitava a Bergamo città, a pochi km da Curno, il mio pase. Un giorno mi son fatto coraggio e gli ho chiesto di incontrarci di persona. Lei ha scritto di si.
Il pomeriggio dell'incontro ero molto nervoso di conoscerci alla sera e in cantiere non combinavo niente di buono. Allora ho inventato una scusa e sono andato a casa prima del solito a prepararmi. Ho fatto una maxi doccia, mi sono rasato la barba e anche un po' di peli sui genitali, cosى non coprivano troppo. Mi son messo il vestito nuovo con la camicia bianca, la giacca e la cravatta, e mi son profumato col dopobarba. L'appuntamento era alle 7 davanti al 212 Barcode, un disco-pab in via Sentierone. Ho comprato un mazzetto di fiori in centro e sono arrivato a destinazione. Ci son voluti 10 minuti per parcheggiare e trovare il coraggio di uscire dalla macchina. Il mio cuore andava a mille e mi chiedevo cosa dovevo dire per non fare scena muta. A un certo punto, ho preso una mentiva per l'alito e sono andato davanti al 212 Barcode.
Finalmente mi sono trovato faccia a faccia con Gilda. Quando ci guardavamo per la prima volta, il tempo si è fermato. Era bellissima, semplicemente bellissima. Aveva i capelli neri che arrivavano alle spalle, la pelle era bianca e le labbra col rossetto. Gli occhi neri truccati con l'ombretto, una collana che si nascondeva tra le tette (per niente piccole), una camicetta di cotone leggera che sotto si vedeva tutto, una gonna corta e i tacchi alti. Una figa da sogno!
Sentivo il suo profumo di lavanda, io amo quel profumo! Ci siamo fermati cosى, guardandoci dentro agli occhi. Gilda ha abbassato gli occhi e faceva un piccolo sorriso. Credo che si sia accorta che il mio cazzo si era già indurito sotto i pantaloni.

CONTINUA

Vota la storia:




Iscriviti alla Newsletter del Sexy Shop e ricevi subito il 15% di sconto sul tuo primo acquisto


Iscrivendoti alla newsletter acconsenti al trattamento dei dati personali come previsto dall'informativa sulla privacy. Per ulteriori informazioni, cliccando qui!

Non ci sono commenti

Per commentare registrati o effettua il login

Accedi
Registrati