• Pubblicata il
  • Autore: MASTER CHEF
  • Categoria: Racconti etero
MASTER CHEF... DI MINCHIA! - parte 1 - Cefalù (PA) - La Spezia Trasgressiva

MASTER CHEF... DI MINCHIA! - parte 1 - Cefalù (PA) - La Spezia Trasgressiva

MASTER CHEF... DI MINCHIA! - parte 1 - Cefalù (PA)

Avevo appena compiuto 18 anni e frequentavo la Scuola Alberghiera Mediterranea, quando ho comprato un giornaletto porno con foto di femmine nude e annunci erotici sul retro. Ero da solo in casa e, una volta, con la minchia in mano, ho composto uno di quei numeri telefonici per curiosità. C'era una voce metallica che mi faceva scegliere tra diversi menu e ho parlato con una donna vera che mi faceva masturbare. E' stata una delle esperienze più belle della mia gioventù. Così, per un mese, ogni giorno quando tornavo a casa facevo quel numero e mi assassinavo di minaminchia.
In quel periodo, mia madre voleva divorziare e mio padre stava super depresso, perciò quando ha visto il dettaglio della bolletta telefonica, s'è incazzato come una bestia. Non sapevo cosa fare e, alla fine, mi sono fatto forza e gli ho raccontato tutto.
Con mia grande sorpresa s'è messo a ridere, pensava che fosse colpa di mia madre e di un suo ipotetico amante e pareva pure contento. S'è seduto a parlare con me e ha detto che non era un delitto, che la masturbazione era una cosa importante nella vita, ma che dovevo trovare un modo meno costoso per farlo.
Comunque i miei hanno divorziato e io ci sono rimasto male. Dopo il diploma, è arrivata la prima storia seria. E' durata diversi mesi ma non mi sono mai sentito mai sessualmente appagato. Avevamo una vita sessuale intensa, scopavamo spesso e in tutti modi, eppure non mi piaceva molto.
Lei era del nord, di Piacenza, aveva qualche anno più di me e lavorava come receptionist all'hotel ********** di Cefalù, dove io svolgevo le mansioni di aiuto cuoco. Era molto appariscente e formosa, e sfruttava la sua bellezza per accattivarsi i clienti e i colleghi. Conosceva addirittura tre lingue straniere, ma a letto, modestamente preferiva la mia.
Quell'estate, ci siamo visti tutte le sere in cui non era di turno. Io la raggiungevo nellla sua camera privata e facevamo tutte cose. Quello per cui andava matta era il cunnilingus... cunni... insomma farsi leccare la fessa e, come ho già detto, in questo sono un maestro.
La mia specialità era la "leccata al cannolo" perchè, essendo cuoco, mi vanto di essere l'inventore di questa ricetta erotica.
Preparavo una decina di cannoli siciliani extra large, ma senza esagerare (diciamo 15-16 cm. di lunghezza) e li mettevo in freezer per usarli quando erano belli congelati e duri. Poi, al bisogno, dopo aver scaldato la fessa al punto giusto con la lingua, ne prendevo uno dal frigo e lo introducevo piano, come se fosse una dolce minchia, e me la scopavo col cannolo congelato finchè non diventava tenero. Vi assicuro che era una bomba! Lo shock termico tra caldo e freddo provocava sensazioni uniche e poi, prima che si squagliasse, la vera figata era mangiarselo metà per uno, secrezioni vaginali incluse.
Eppure, alla fine, tutte le porcate che facevamo mi lasciavano vuoto, insoddisfatto.

CONTINUA

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