Quando i sogni diventano incontri. parte tre - La Spezia Trasgressiva

Quando i sogni diventano incontri. parte tre - La Spezia Trasgressiva

Mi chiamo Michele e questa è la terza parte della mia storia di vista dove racconto i lmio ritorno a Parma fdove aver vissuto 10 anni a Mantova.
Di origine Di Messina, mi sono sempre reputato un bell' uomo meridonale,moro, occhi verdi, alto 180 e 80 kg di peso, spalle larghe e pelle sempre leggermente abbronzata.
Anche da ragazzo ho sempre avuto suxccesso negli incontri, con qualsiasi ragazza o donna è sempre piaciuta l'idea che le donne mi trovassero sexy e confermo anche che a volte mi hanno trovato sexy nche gli uomini ricevuto avances da trans trav e mistress ma non ho ancora realizzato questa fantasia...per ora.
Mi trovavo nel bar con un aperitivo e il giornale, quando mi accorsi che la milfona e la sua amica si erano alzate, avevano pagato e stavano per passare di fianco a me prima di uscire.
Mi passarono di finaco ridendo e guardandomi...
"Ho fatto qualcosa che non dovevo fare?"
"Avete fatto qualcosa che non dovevate fare!" disse la sua amica, "Sara ( nome di fantasia) volete che vi lascio soli?"
Pensai che ci avevo messo solamente 10 anni per scoprire il suo nome.
"Sei gelosa?" rispose Sara.
"No, un pochino invidiosa ma sono sposata e lo sei anche tu!".
"Signore, io invece sono tornto all'ovile da single, quindi il problema èvostro.Non date la colpa a me!"
Uscirono ridendo e mi rimisi a leggere il giornale e poi, con grand emeraviglia, mi accorsi che era tornata dentro e che si era seduta di finaco a me.
Ordinammo due spritz e cominciammo a conversare piacevolmente e lì mi giocai proprio tutte le mie carte, confessandole praticamente tutto.
Le dissi che l'avevo pensata spesso e che non erano sempre pensieri innocenti anzi...a volte erano fantasie molto sexy.
Le confessai che ero single, che ai tempo la desideravo come un sogno proibito, che mi sono sempr sentito attratto da lei che la percepivo come una donna estremamente affascinante, misteriosa, maliziosa e che sentivo un sussulto ogni volta che percepivo i nostri sguardi.
Mentre le dicevo tutto questo, la vidi arrossire e le si accese il viso in uno sguardo molto acceso e un sorriso favoloso.
Continuai dicendole che quando sono entrato nel bar e l'ho vista, ho percepito di nuovo tutte le quelle sensazioni in un istante e che anche ora mi sentivo molto attratto come una volta...con la differenza che ora son single e che a 35 anni adoro il sesso vissuto liberamente e che se una volta era fantasia, ora è certezza.
Riamse in silezio sorridendomi e aspettavo che finissi il discorso, prima di rispondermi:
"Io sono sposata...".
"Lo so e lo rispetto, per questo non mi sono mai..."
"Mi fai finire o parli solo tu?"
"Ah....ok".
Ci rimasi di stucco.

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