QUEL PICCOLO GRANDE AMORE - 1^ parte - città Riccione (RN) - La Spezia Trasgressiva

QUEL PICCOLO GRANDE AMORE - 1^ parte - città Riccione (RN) - La Spezia Trasgressiva

QUEL PICCOLO GRANDE AMORE - 1^ parte - città Riccione (RN)

Oggi che ho 55 anni, mi sento vecchio, fallito e disilluso. Così mi capita spesso, come a tutti i vecchi, di indugiare nella mia memoria remota, la più ricca di ricordi e la più viva, essendosi formata prima che le stratificazioni degli anni successivi la ricoprissero. Col tempo, da adulti, i giorni sembrano tutti uguali anche se non lo sono. Strana bestia, la memoria. Durante la vecchiezza ed in punto di morte, i ricordi più nitidi sono quelli dell'adolescenza e della gioventù, quasi come se tutto il resto venisse automaticamente nascosto in un cassetto, compresi i ricordi dell'infanzia che risultano addirittura, ed ingiustamente, cancellati.
La prima volta che ho scopato è stata senza'altro una delle peggiori esperienze sessuali che abbia mai vissuto, ricolma di ansia e di dubbi irrisolti. Eppure adesso la sto rivalutando. Forse perchè la ragazza in questione era di 3 anni più grande di me e sapeva benissimo cosa stava facendo. Rewind...
Avevo 18 anni e, con alcuni amici sfigati (senza figa) come me, siamo andati in vacanza al mare per un mese DA SOLI (senza genitori)! Era luglio ed avevamo affittato un bilocale a Riccione, già allora rinomata località balneare dall'intensa vita notturna e piena di fighe disponibili. Per fortuna, i tempi dell'AIDS sarebbero arrivati pochi anni dopo e l'atmosfera era ancora promisqua e godereccia.
Sin dal primo giorno, abbiamo incontrato un gruppo di ragazze italiane veramente focose ma un po' più mature di noi. La prima sera siamo stati tutti in una pizzeria sul lungomare e, complice la birra, abbiamo passato la notte sui lettini in spiaggia, ognuno con la sua "ragazza" del momento.
La mia si chiamava Franca, semplicemente Franca, nulla di esotico o trascendentale. Bassina, carina, formosa, solo i denti erano un po' sca-denti. La prima notte ci siamo baciati, ciucciati ed accarezzati senza andare oltre, ma la notte seguente mi ha accompagnato nell'appartamento che divideva con le sue amiche. Poi mi ha spogliato lentamente ed io ho fatto la stessa cosa con lei.
Sapeva esattamente cosa voleva. Mi ha spinto su uno dei letti e si è messa a gambe divaricate su di me, ci siamo slinguazzati mentre lei faceva abilmente scivolare il mio cazzo eretto nella sua vagina unta e sconosciuta. Subito ha iniziato muoversi su e giù ed a roteare su di me. Niente amore, niente volersi bene, cercava il SUO piacere e mi usava soltanto come strumento per raggiungerlo.

CONTINUA

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