SESSO E BONDAGE - seconda parte - città Treviso/Jesolo  - La Spezia Trasgressiva

SESSO E BONDAGE - seconda parte - città Treviso/Jesolo - La Spezia Trasgressiva

SESSO E BONDAGE - seconda parte - città Treviso/Jesolo

Sapevo già della sua predilezione per il bondage, perciò ci siamo spogliati in fretta, slinguazzandoci e toccandoci senza troppi preamboli. Dopo un po', Renzo mi ha legato al letto, a pecorina, bloccandomi i polsi alla spalliera con due manette vere, e immobilizzandomi le gambe divaricate con una corda che passava ai piedi del letto. Mi ha leccato in ogni dove, facendo acrobazie degne di un ginnasta. Era rispettoso, attento a non farmi male. Io ho fatto alrettanto col suo uccello, che era di lunghezza media, ma mooolto grosso e incurvato verso sinistra.
Durante quelle poche ore, tra pecorina e incaprettamento, sono venuta almeno due volte per ogni posizione. Era il miglior sesso che avessi mai provato e, guarda caso, mi sono innamorata di lui.
La nostra frequentazione è diventata sempre più intensa ed è continuata fino al luglio di quest'anno, con la vacanza erotica a Jesolo. Poca spiaggia e poco mare, ma... taaanto sesso!
Ogni mattino, mi svegliavo con la testa di Renzo tra le mie gambe, intento a mangiarmi la fica. Gli mettevo le mani fra i capelli e gemevo piano per non disturbare i vicini. Mi mordevo le labbra e lo supplicavo di legarmi, mentre ansimavo e il mio cuore batteva più velocemente. Renzo amava il dominio e io la schiavitù. Eravamo una coppia perfetta. Con calma, si asciugava le labbra salendo lentamente dalla vagina al mio viso, mi slinguazzava in bocca e mi prendeva tra le braccia.
- È quello che vuoi?
- Sì...
Ormai mi fidavo ciecamente di lui. Gli ho anche raccontato che avevo avuto una storia con una lesbica che era stata violentata e mi chiedeva sempre di tenerla sotto, schiaffeggiandola in faccia e sul culo. Anch'io avevo le mie fantasie malate, ma lui era interessato solamente al sesso consensuale.
Ho provato a spiegargli che sarebbe stata consensuale anche qualunque variante, o trasgressione più forte, come lasciare il mio corpo in suo pieno potere. Per lui sarebbe stato un segno di fiducia totale, che avrebbe aumentato ancora di più la loro unione morbosa. Ma lui non era convinto. Nonostante il bondage, Renzo restava un ragazzo dolce.
Mi ricordo anche di un pomeriggio in cui era dovuto tornare a Treviso dai suoi per un problema familiare. Come per capriccio, ho preso il cellulare, ho scattato delle foto erotiche di me stessa e gliele ho spedite.
In alcune, con la testa sulla spalliera del letto e i capelli che mi coprivano la faccia, avevo i capezzoli dritti che spingevano sotto la maglietta e due dita dentro la fica rossa e umida.
In altre, ruotavo il mio clitoride fra le dita, e infilavo il mio amato vibratore per stimolare il punto G.
Sapevo che gli sarebbero piaciute. Infatti, la sera stessa mi ha legato e scopato con ancora più voglia, così, dopo gli auto-orgasmi del pomeriggio, sono venuta altre 4-5 volte. Che bello!

CONTINUA

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