SESSO IN AUTOBUS - La Spezia Trasgressiva

SESSO IN AUTOBUS - La Spezia Trasgressiva

ESSO IN AUTOBUS 4 settembre 2016. Erano le 21.30 e faceva molto caldo. Nel parcheggio dell'hotel Club , io e il mio fidanzato litigavamo da un'ora sulla sua Audi A3 nuova fiammante. Ad un certo punto gli ho dato una sberla, lui mi ha spinto fuori dalla macchina e poi è sgommato via. Indossavo un tailleur scuro con minigonna, una camicia rosa, niente calze e scarpe coi tacchi a spillo. L'ideale per andarsene in giro a piedi a quell'ora! Incazzata come una tarantola, ho raggiunto la fermata autobus Pineta Sacchetti e ho preso il 49. Mi sono seduta sui sedili in fondo a sinistra. Quelli di destra erano tutti vuoti tranne uno, proprio di fianco al mio, occupato da un uomo sui 50, brutto e grassoccio, in uniforme da aeronautica militare. L'incazzatura aumentava. Avete presente la frase: "Sei uno stronzo, adesso torno a casa e vado a letto col primo che incontro..."? E' andata più o meno così. Lui mi guardava con insistenza e io stavo al gioco. Dopo un po', mi è sembrato addirittura che avesse un'erezione che i pantaloni della divisa non riuscivano a nascondere. I pochi passeggeri seduti davanti a noi erano semi-addormentati. Così, maliziosamente, ho slacciato due bottoni della mia camicia, mi sono spostata sul sedile vicino a lui e ho allungato la mano accarezzandogli la patta sopra il cazzo duro. L'esperto soldato si è dato subito da fare. Ha sbottonato completamente la camicia, sollevato il reggiseno e ha cominciato a leccare e succhiare i miei capezzoli. Io gli ho abbassato i calzoni e i boxer, poi ho iniziato a massaggiargli il pene, incredibilmente rigido come quello di un ventenne. Mentre aveva la bocca impegnata sulle mie tette, con una mano è arrivato sotto la gonna e mi ha levato le mutande, scavalcando il monte di venere per accarezzarmi la vulva. Mi sono bagnata in pochissimo tempo, e lui ha messo una, poi due dita nella vagina. Mi deve essere scappata qualche parola o qualche sospiro di troppo, perché abbiamo notato che il conducente aveva spostato lo specchietto retrovisore passeggeri, per controllare meglio l'interno dell'autobus. Subito, il militare mi ha piantato la lingua in bocca per tamponare i rumori e mi ha masturbato più velocemente. Le mie gambe tremavano e lui si guardava intorno. Non voleva svegliare gli altri passeggeri, ma non c'era nessun posto più indietro di quello che già occupavamo, così ha afferrato i miei fianchi e mi ha "depositato" sul suo cazzo, duro come un paletto. Io collaboravo tirandomi su la gonna e cercando di non alzare la voce. Mentre guidavo il paletto dentro la fica e ritmavo i su e giù, lui stringeva le tette e mi baciava succhiandomi la lingua. Sentivo nuove onde di piacere sempre più intense e, soffocando i gemiti, ho raggiunto il primo orgasmo piantandogli le unghie nella schiena. Il suo membro era ancora eretto, e pompava la vagina ancora più forte, senza darmi tregua. Il conducente ormai si era accorto della nostra "sveltina". Osservava con un occhio noi e con l'altro la strada. Avevamo perso il controllo della situazione. L'uomo palpava i miei seni che danzavano di fronte ai suoi occhi e io lo scopavo godendo del suo prestante uccello. L'istinto animalesco ha avuto il sopravvento. Mentre io venivo per la seconda volta, lui mi ha sollevato e ha estratto il pene caldo e pulsante, scaricando una abbondante sborrata tra la mia schiena e il culo. Preoccupata perchè l'autista ci stava spiando, prima che lo sperma colasse sul sedile, l'ho asciugato con dei fazzolettini di carta che avevo nella borsa. Ce ne sono voluti 3 pacchetti! La fermata era vicina e ci siamo rivestiti in fretta. Quando siamo scesi, il conducente, sorridendo, ci ha ringraziato e ha aggiunto che, se fossimo tornati a fare lo stesso tragitto, ci avrebbe fatto viaggiare gratis. Noi l'abbiamo salutato, ci siamo stretti la mano, e ognuno è andato per i cazzi suoi.

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19/11/2016 14:54

ennio

uahahahahah, grazie per farmi ridere cosi tanto!!!

17/11/2016 15:18

barbara

ah ah , e smettila di scrivere queste cazzate patetiche inventate! Si che esistono i polli che ci credono.. ma questa storia e ' esageratamente comica e inverosimile! Fatti un ditalino che fa bene, invece di scrivere sceneggiature da film comico!!

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