SOGNO LESBICO - La Spezia Trasgressiva

SOGNO LESBICO - La Spezia Trasgressiva

SOGNO LESBICO

Mio marito fa il turno di notte, i bambini sono a letto ed anch'io sto dormendo. Sento una voce che ripete il mio nome, ma non vedo nessuno. Mi alzo dal letto, sono nuda, seguo la luce che filtra sotto la porta della camera. Mentre la apro, la musica della IX sinfonia di Beethoven si diffonde dappertutto. Poi vedo lei, è sola, in piedi in mezzo al corridoio, e indossa una camicia da notte sottile e trasparente.
Mi avvicino, la bacio dolcemente, e lascio scivolare una mano fra le sue cosce. Lei resta in silenzio e chiude gli occhi, abbandonandosi. Le tolgo la camicia da notte lentamente, accompagnando i movimenti con piccoli baci e leccate lungo tutto il corpo. La stringo a me, le dita vagano dalle gambe ai fianchi quando, ad un tratto, mi ritrovo con le sue mammelle in mano. Con la punta della lingua, scrivo le parole "ti amo" su ogni seno e succhio avidamente i capezzoli, che si irrigiscono perchè è sempre più eccitata. Poi risalgo verso la bocca e la bacio di nuovo, con ferocia, come se non fossi mai sazia di lei. La costringo a riaprire gli occhi, le mie labbra assorbono la sua lingua e la fanno prigioniera, mescolando la mia saliva alla sua in un patto di fedeltà assoluta.
Qualche minuto dopo siamo entrambe sul mio letto, mi accorgo che le mie dita la stanno penetrando nell'intimo più segreto. Muovo la mia mano sempre più velocemente sulla clitoride, dentro la vagina, cerco e trovo il punto G, mentre lei ansima e viene scossa dai primi violenti spasmi. Ora sono le sue dita a graffiare la mia schiena in un delirio di piacere.
Sta per godere. La guardo negli occhi per fermare quegli istanti. Voglio fotografare ogni attimo del suo orgasmo, vedere il suo desiderio crescere fino ad esplodere. Trema, solleva con forza il bacino, grida più volte...
Ecco, adesso è quieta. Il respiro si fa più lento, piano piano il cuore ritorna a battere normalmente, le sue labbra disegnano un sorriso di benessere totale.
La accarezzo, la sua pelle sudata è ancora intrisa di sesso, il corpo è caldo, ci abbracciamo. Poi lei mi prende dolcemente per un braccio e mi guida verso il bagno. La vasca è già piena di acqua calda profumata che scintilla riflettendo la luce delle candele accese intorno al lavandino. Mi immergo e lei si siede dietro, massaggiandomi e coccolandomi col bagnoschiuma sul collo, sui seni, sulla schiena graffiata. Mentre io le sussurro nell'orecchio quanto l'ami, di colpo si sporge in avanti e mi bacia con foga inaudita.
- Adesso voglio essere la tua serva, voglio che tu goda come ho goduto io. Siediti sul bordo della vasca e rilassati...
Sento il suo fiato e la sua lingua che salgono dalle mie gambe fino alla vulva, aprendola ed esplorandola. Le cosce vibrano ad ogni leccata sulla clitoride, prima in cerchio, poi con lievi tocchi, e ancora con lunghi e delicati risucchi. Intanto, con una, due, tre dita, penetra gradualmente nell'ano. Quando sento che si avvicina l'orgasmo, mi aggrappo alla sua testa per non cadere all'indietro, mentre lei ecca sempre più freneticamente la clito ed affonda le dita nello sfintere. Poco dopo lo raggiungo, contraendo il ventre ed emettendo un urlo prolungato.
Peccato che sia stato soltanto un sogno...

FINE

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