UFFICIALE E... GENTILPORCO - parte 5 - Thailandia - La Spezia Trasgressiva

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UFFICIALE E... GENTILPORCO - parte 5 - Thailandia

Dopo averla baciata ed accarezzata altri 10 minuti, sono sgattaiolata a letto e ho sgomitato mio marito svegliandolo. Gli ho raccontato quello che Kim aveva detto e che volevo liberarla da quella vita.
Volevo esplorare quel mondo e rendermi conto di persona se si trattava di sesso o di schiavitù. Dopo un po' di reticenze, gli ho fatto un lunghissimo pompino coi fiocchi. E stata dura farlo venire dopo tutte le sborrate della notte precedente, ma ci sono riuscita e finalmente ha accettato di mostrarmi la parte più esclusiva di quel mondo.
Alle 16.00, quando si sono svegliati tutti, Riccardo ha parlottato con Max, uno dei suoi amici, e gli altri ci hanno salutati e sono andati via. Siamo rimasti io, mio marito, Max e Kim.
Ordinata la colazione/pranzo in camera, mentre noi andavamo in bagno e mangiavamo, il suo amico ha fatto un mucchio di telefonate. Speravo che ottenesse qualcosa, ma ciò che ci ha detto non era incoraggiante.
- Ho fatto il possibile, però Dehbra non può entrare perchè è una donna libera e oltretutto occidentale. In quel posto, la sicurezza è super-controllata perchè un sacco di clienti sono molto ricchi e hanno una reputazione pubblica da difendere.
Mentre lo ascoltavo, dentro di me, immaginavo Tom Cruise in Eyes Wide Shut, e mi eccitava tantissimo l'idea di entrare e vedere.
- Per favore Max, fai un ultimo tentativo...
Mio marito ha annuito, l'amico si è chiuso in bagno e ha fatto un altro paio di telefonate. Quando è uscito, ha parlato sottovoce con Riccardo e poi si è rivolto a me.
- Io non sono d'accordo, ma se vuoi veramente entrare dovrai essere nuda, con addosso solo un mantello nero, sarai legata e, soprattutto, non dovrai mai parlare, ripeto... mai! Per Kim non c'è problema, lei è del mestiere.
Alle 23.00, siamo arrivati in macchina a una villa isolata, nei pressi di Rommaninat Park. Il cancello era sorvegliato e Max ha sussurrato la parola d'ordine alla guardia, allungandogli anche una banconota da 50 dollari USA, tanto per gradire.
Parcheggiata l'auto, tutti e quattro siamo andati verso l'ingresso. Nuda e col mantello nero, io tenevo la testa verso il basso, avevo le mani legate dietro la schiena e venivo trascinata con un guinzaglio e un collare per cani.

CONTINUA

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