WEBCAM STORY - 2° tempo - città Cormons (GO) - La Spezia Trasgressiva

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pornostar STORY - 2° tempo - città Cormons (GO)

Guardando lo schermo, ho visto un uomo completamente nudo, in piedi, sui 35 anni, muscoloso e depilato. Anche lui portava una maschera, ma io osservavo più che altro il suo cazzo a riposo, che era già lungo e grosso. La situazione perversa mi faceva bagnare la figa, però non sapevo cosa dire.
- Come... come posso chiamarti?
- Padrone, chiamani solo padrone e fai quel che ti ordino... subito! Adesso togli la camicia e il reggiseno...
- Mi sono ritrovata nuda, con le mie tette generose e la figa perfettamente depilata, davanti a questo padrone sconosciuto.
- Siediti, regola la webcam e apri le gambe...
Eseguo l'ordine con impazienza e gli lascio vedere la figa già unta e sanguigna. Noto che anche il suo cazzo inizia a gonfiarsi e mi eccito ancora di più all'idea di eccitarlo.
- Metti due dita della mano sinistra dentro la figa e con la destra accarezzati il grilletto...
Le due dita scivolavano come il burro, non erano abbastanza. Infatti mi ha chiesto immediatamente di aggiungerne altre due, cosa che ho fatto molto volentieri e con un gemito di piacere.
- Brava, così... sei una brava cagna...
Intanto, il suo cazzone era diventato completamente duro e lui si smanettava.
- Ora dammi il numero del tuo telefonino, mettilo sul vibrato e infilalo nella tua figa...
Avrei avuto bisogno di ben altre dimensioni, però ho ubbidito, intuendo dove voleva arrivare. L'ho introdotto nella mia caverna dilatata e ho sentito subito il vibrato della suoneria. L'ho strofinato sul clito e sul punto G, era piacevole ma non abbastanza per me. Mentre non smetteva di chiamarmi per far vibrare il cellulare, il padrone invece si masturbava con gusto e il suo cazzo mostrava le vene in rilievo e la cappella lucida e tesa.
- Lo so, lo so che non ti basta. Dentro la tua fogna vorresti un bel cazzone come il mio, vero? Se farai sempre la brava, forse un giorno te lo regalerò. Ma adesso togli il telefonino dalla figa e strofinalo sulle tette!
Ho recuperato il cellulare dalla vagina con un gemito e l'ho passato sulle mammelle, bagnandole di unto vaginale.
- Prendi la bottiglietta d'acqua che vedo sulla scrivania e piantatela in figa!
- Ho fatto come diceva ma, mentre spingevo il collo della bottiglietta nella mia vagina, sentivo un dolore lancinante.
- Cosa c'è, ti fa male? Spingi più forte, cagna, spingi!
Avevo paura, nella mia figa non era mai entrata una cosa così grossa...
- Ascolta lurida cagna, ora allarga di più le cosce e apri bene quella fogna... Così, brava... vedi che ci passa? Dài, ancora...

CONTINUA

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